Ipotesi di vita su Marte
Nuove conferme dell’impronta
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rilevata negli anni ’70
Il suolo del pianeta rosso potrebbe essere abitato da microorganismi, come suggeriscono le ultimi analisi effettuate su dei campioni di suolo raccolti su Marte dalle sonde Viking nel 1976.
I ricercatori della Keck School of Medicine della University of Southern California hanno infatti compiuto una nuova analisi di tipo matematico sulla composizione del suolo marziano, e ritengono che
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«Abbiamo riscontrato una complessità matematica e un grado di ordine nel suolo di Marte superiore a quella attesa, e più caratteristica dei processi biologici che di
quelli inorganici», ha spiegato Joseph D. Miller, a capo dello studio pubblicato sull’International Journal of Aeronautical and Space Sciences.
I campioni raccolti dalle sonde Viking più di 35 anni fa sono stati spesso oggetto di analisi dai risultati contrastanti, e non presentano tracce inequivocabili di molecole organiche.
«Tuttavia, il suolo di Marte è più simile al nostro rispetto a quello di campioni extraterrestri non biologici – ha detto Miller – Questa scoperta non metterà la parola fine alla ricerca di vita su Marte, per quello servirebbero delle foto di veri e propri microorganismi. È tempo di rispedire le nostre sonde sul pianeta rosso alla ricerca di prove definitive».